Questo è il risultato dello studio sulla fiaba russa "Il soldato, la betulla e i tre falchi" che ho realizzato durante il corso di illustrazione a cui ho partecipato a Sarmede, condotto da Javier Zabala, a inizio novembre 2012.
C’era una volta un soldato che stava tornando a casa dopo tanto tempo, e per la strada incontrò un diavolo.
“A casa” rispose il soldato.
“E cosa ci vai a fare? Non hai né moglie, né figli. Vieni a lavorare con me, piuttosto! Vedrai, ti ricompenserò con generosità”.
“E in cosa consiste il lavoro?”.
“È una cosa facile facile: devo andare al di là del mare blu per le nozze di mia figlia, ma qui ho tre falchi. Guardameli fino al mio ritorno, e ti ricompenserò”.
“E in cosa consiste il lavoro?”.
“È una cosa facile facile: devo andare al di là del mare blu per le nozze di mia figlia, ma qui ho tre falchi. Guardameli fino al mio ritorno, e ti ricompenserò”.
Il soldato pensò: ‘Senza soldi la vita è dura. E seppure da un diavolo,
almeno qualche cosa ci guadagnerò’ e così acconsentì.
Il diavolo lo condusse nel suo meraviglioso palazzo incastonato di pietre preziose, poi partì in fretta per andare al di là del mare blu.
Il diavolo lo condusse nel suo meraviglioso palazzo incastonato di pietre preziose, poi partì in fretta per andare al di là del mare blu.
Il soldato, curioso, non faceva che andare avanti e indietro per tutte
quelle stanze piene di ori e velluti, ma alla fine si annoiò e scese in
giardino. E lì, mentre passeggiava, una betulla gli parlò: “Soldato, ti prego,
vai al villaggio e chiedi al parroco di consegnarti quello che ha sognato
stanotte”.
Il soldato andò, il parroco prese un libro e glielo consegnò.
“Grazie soldato – gli disse poi la betulla del giardino – Ora leggi!”.
Iniziò così a leggere il libro.
Lesse per una notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, fino al petto.
Lesse una seconda notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, fino alla cintura.
Lesse una terza notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, completamente.
La ragazza lo baciò, e gli disse: “Sono la figlia di uno zar, mi ha rapita il diavolo e mi ha trasformata in betulla. I tre falchi sono i miei fratelli: volevano liberarmi, ma sono caduti in trappola anche loro!”.
Non appena la principessa ebbe pronunciato queste parole, arrivarono in volo i tre falchi, si gettarono sulla terra umida e ritornarono subito tre bei giovani.
Allora si prepararono e ritornarono nel loro regno accompagnati dal soldato. Lo zar e la zarina non stavano più in sé dalla felicità, ricompensarono il soldato e acconsentirono alla sua richiesta di nozze con loro figlia.
Così il soldato e la principessa si sposarono, e da allora vissero per sempre felici e contenti.
“Grazie soldato – gli disse poi la betulla del giardino – Ora leggi!”.
Iniziò così a leggere il libro.
Lesse per una notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, fino al petto.
Lesse una seconda notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, fino alla cintura.
Lesse una terza notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, completamente.
La ragazza lo baciò, e gli disse: “Sono la figlia di uno zar, mi ha rapita il diavolo e mi ha trasformata in betulla. I tre falchi sono i miei fratelli: volevano liberarmi, ma sono caduti in trappola anche loro!”.
Non appena la principessa ebbe pronunciato queste parole, arrivarono in volo i tre falchi, si gettarono sulla terra umida e ritornarono subito tre bei giovani.
Allora si prepararono e ritornarono nel loro regno accompagnati dal soldato. Lo zar e la zarina non stavano più in sé dalla felicità, ricompensarono il soldato e acconsentirono alla sua richiesta di nozze con loro figlia.
Così il soldato e la principessa si sposarono, e da allora vissero per sempre felici e contenti.
(Nel bosco della Baba Jaga - Luigi dal Cin - Franco Cosino Panini Editore)
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